Comune di Zugliano

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Storia del Comune

Il territorio di Zugliano fu certamente abitato in epoca preistorica. La particolare conformazione geomorfologica favori i primi insediamenti umani. Negli ultimi anni gli sporadici ritrovamento di frammenti ceramici, di utensili e di selci lavorate risalenti forse all'età del Bronzo, nella zona pianeggiante delle Pescare e in quella collinare di S. Biagio e delle Larghe, hanno avvalorato quella che sembrava essere solo un'ipotesi, anche se solo ulteriori ricerche scientifiche potranno dare le prime concrete risposte. Anche nel periodo romano la zona pedemontana vicentina fu sicuramente abitata come dimostrano i recenti ritrovamento a Sarcedo e a Thiene, ma anche le interessanti scoperte di pavimentazioni e oggetti tardo-romani nei pressi della chiesa di S. Maria di Zugliano.  Il ruolo decisivo e la spinta fondamentale nell'opera di regolamentazione fondiaria, è certamente opera dei Benedettini che a partire dai secoli VII-VIII d.c., bonificarono la pianura paludosa e disboscarono le prime alture collinari, mentre la parte più elevata delle colline delle Bregonze rimase a bosco ancora per molti secoli, almeno fino al secolo XVII

GRUMOLO PEDEMONTE
A Grumolo Pedemonte i documenti testimoniano la presenza di una chiesa e forse di un monastero dedicati a S. Anastasia, alle dipendenze dell'antica abbazia di Sesto al Reghena, un tempo esistente presso il torrente lgna nella pianura e di una chiesa dedicata a S. Andrea nelle colline. L'affascinante mistero di secoli e secoli di storia è invece racchiuso tra le mura e nel sito della chiesa di S. Biagio, antica parrocchiale di Grumolo, risalente a prima dei Mille e sicuramente il monumento più antico ancora esistente nelle Bregonze, come testimonia anche una pietra decorata di origine longobarda scoperta recentemente nella chiesa. La chiesa di S. Biagio, nominata già nel 1100, perdette di importanza a favore della nuova chiesa di S. Maria Maddalena edificata più tardi e divenne un eremo nei secoli XVII e XVIII. Nei secoli di governo della Repubblica Veneta la bellezza dei luoghi e l'abbondanza dei raccolti agricoli favorì gli investimenti in zona delle famiglie nobili vicentine che edificarono le ville e organizzarono  il territorio rurale. Il comune rurale di Grumolo Pedemonte, fondato nel '300, importante forma di partecipazione democratica, regolò la vita della comunità civile fino al 1816, quando venne unito a Centrale e Zugliano a formare il comune di Zugliano.

CENTRALE
La prima memoria storica in cui si fa il nome Centrale risale in un atto del 1088.  Nel corso dei secoli si ritrovano poi notizie  sul feudo di Centrale (1293) e sulla chiesa di san Clemente (1297).  In un atto rogato nel 1315, si fa menzione della presenza di un castello nel territorio comunale di Centrale. Si trattava di un castello di dimensioni modeste. Quando Centrale passò sotto il dominio delle Serenissima,  venne fatto dipingere a simbolo di fedeltà, il leone alato di San Marco e, a fianco ben visibile, sopra un cocuzzolo, una possente torre: dunque nei primi anno del 400, a testimonianza che in quel periodo il castello doveva ancora esistere. Con l'avvento al potere di Napoleone Bonaparte ed il successivo Trattato di Campoformio (1796) con cui l'Imperatore francese consegna  all'Austria buona parte dei territori un tempo appartenuti a Venezia L'Austria apporterà notevoli cambiamenti alla struttura geo-politica dell'ex Repubblica veneta, spostando i confini e introducendo nuovi criteri nella formazione dei comuni. E' infatti con decreto imperiale del 1816 che Centrale insieme con Grumolo Pedemonte, scompaiono come comuni per unirsi a Zugliano.

ZUGLIANO
Resti archeologici costituiti da materiale ceramico fanno supporre che, questo luogo fu abitato già 300 anni prima di Cristo. Il ritrovamento di una moneta del 200 d.c. e di una decina di scheletri con paramenti ed armi fatti risalire all'epoca longobarda sono ulteriori testimonianze della  presenza di antichi abitatori nel territorio.

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